Fragola di Terracina
Le fragole di Terracina sono prodotte da fine marzo in serra a fine giugno in pieno campo, così da permettere al prodotto di arrivare sul mercato in forma scaglionata nel corso della campagna commerciale. Il prodotto deriva esclusivamente dall'impiego di una varietà di origine francese, "Favette", introdotta nel territorio in esame circa 50 anni fa e ancora oggi presente, grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche che le hanno consentito di attecchire esclusivamente in questa zona. Ciò potrebbe essere erroneamente ritenuto un punto debole del sistema considerato il rapido turn-over degli standard varietali che caratterizza le altre aree fragolicole italiane, invece, è decisamente un punto di forza dettato proprio dalla specificità e storicità di questa varietà, coltivata a livello mondiale solo in questo areale.
La Fragola Favette di Terracina presenta una forma tonda-circolare, di colore rosso intenso e con un sapore molto più dolce rispetto alle altre varietà che risultano anche meno profumate e più consistenti. Il prodotto deriva esclusivamente dall'impiego di una varietà di origine francese, "Favette", introdotta nel territorio in esame circa 50 anni fa e ancora oggi presente, grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche che le hanno consentito di attecchire esclusivamente in questa zona. Ciò potrebbe essere erroneamente ritenuto un punto debole del sistema considerato il rapido turn-over degli standard varietali che caratterizza le altre aree fragolicole italiane, invece, è decisamente un punto di forza dettato proprio dalla specificità e storicità di questa varietà, coltivata a livello mondiale solo in questo areale. La Fragola Favette di Terracina presenta una forma tonda-circolare, di colore rosso intenso e con un sapore molto più dolce rispetto alle altre varietà che risultano anche meno profumate e più consistenti.
Storia tradizionale del Prodotto: Frutto nobile, decantato da Ovidio, Plinio e Virgilio, trova, all'indomani della bonifica delle paludi pontine, terreno favorevole per l'impianto. A partire dalla fine degli anni '50, gli agricoltori dell'areale oggetto di caratterizzazione hanno favorevolmente accolto la proposta di un'azienda sementiera francese di impiantare una nuova varietà di fragola: la Favette. Intenzione dell'azienda era diffondere la cultivar in tutto il mondo, ma qualcosa non ha funzionato. Questo frutto dolcissimo riesce a trovare terreno favorevole solo nella pianura Pontina, in un'estensione di poco più di 100 ha, pertanto, l'azienda decide di non rinnovare il brevetto. Da allora, nella zona, la conservazione del seme avviene ad opera degli stessi agricoltori che mandano a fioritura le piantine.
Fragola di Terracina
(foto di Parco Nazionale del Circeo)